Mi è stato regalato un sacchettino di fave decorticate e io pensavo che le fave fossero un prodotto tipico del Centro Italia...invece studio e grazie al sito del Museo Etnografico di Serravella scopro che le fave venivano coltivate in alcune località della provincia di Belluno fino agli anni 60-70. Erano infatti un prodotto tipico della parte alta del bellunese, dal Cadore allo zoldano, dove i fagioli faticavano a maturare.
Così ho provato a fare la ricetta presente nel sito, semplicemente patate, fave, cipolle ed orzo.
Davvero una scoperta meravigliosa e un gusto straordinario oltre alla facilità di cottura di questo legume decorticato.
La fava è sempre stato uno dei classici alimenti dei poveri, per la facilità di coltivazione e per il prezzo economico. Si possono consumare fresche, cotte o crude o secche (meglio quelle sgusciate e decorticate che sono di più facile cottura).
Sono ricche di proteine, ferro ed altri minerali e se consumate crude anche ricche di vitamine.
Attenzione però: il consumo di fave in persone predisposte può portare al favismo, legata alla carenza di un enzima digestivo che può portare anche ad anemia emolitica.
Le fave
Quando un regalo apre un mondo!