Tracce 05 Gennaio 2018

Proteine animali

Il nostro apparato digerente non è come quello dei carnivori (con un intestino corto), è molto simile a quello degli animali fruttariani (che hanno un intestino di media lunghezza rispetto a quello ancor più lungo degli erbivori).

Quando ci alimentiamo con carne, mangiamo pur sempre un cibo che è già in putrefazione: esso di fatto contiene 2 enzimi chiamati putrescina e cadaverina che entrano in attività immediatamente dopo la morte dell’'animale per la decomposizione.
Nella carne vi è inoltre la presenza di acido urico: noi umani, a differenza degli animali carnivori, non abbiamo un enzima chiamato allantoina, capace di trasformare l’acido urico in un liquido innocuo che viene espulso attraverso l’'urina.
L’'acido urico provoca nell'’uomo notevoli danni: se la sua presenza nel sangue supera determinati livelli la situazione diventa patologica e prende il nome di iperuricemia.
Siccome le sostanze contenute nell'acido urico (gli urati) si sciolgono assai difficilmente, l'unica possibilità che ha il sangue di liberarsene è quella di depositarli in alcuni tessuti sotto forma di minuscoli aghi detti UMS (cristalli di urato monosodico).
Il deposito degli UMS può creare varie patologie, tra queste citiamo: sclerosi, indurimento e formazione di calcoli renali, biliari ed epatici. Si può anche depositare nelle cartilagini delle articolazioni, nei muscoli creando artriti, artrosi, reumatismi, gotta, sciatica, nevrite.
E’ stata fatta una prova scientifica su alcuni malati di artrite togliendo loro per 40 giorni tutte le proteine animali (carne, pesce, latte e derivati), già dopo soli 40 giorni veniva percepito un sollievo al dolore.
Inoltre la putrescina e la cadaverina sovraccaricano i reni, il fegato e il pancreas e quindi viene consumata molta più energia per la digestione.
Mantenere una dieta vegetariana significa garantirci di sicuro più energia e sentirci meno stanchi e spossati.
Il 60% di ciò che la carne ci dà come energia viene sottratto per la digestione, l'80% del rimanente 40% è composto da sostanze tossiche che il corpo deve espellere.
Pertanto il consumo di carne stimola eccessivamente l'organismo e sovraccarica gli organi emuntori per espellere le tossine. Le proteine della carne quindi sono pressochè inutilizzabili perchè ricche di sostanze nocive.
I prodotti vegetali proteici hanno meno proteine rispetto alla carne ma sono immediatamente biodisponibili.
La carne non contiene solo acido urico ma anche purine, acido lattico (contenuto anche nei latticini con l’acido butirrico) che passano nel sangue e lo acidificano.
Quando il sangue diventa troppo acido l'organismo per difesa, preleva i minerali alcalinizzanti (calcio, potassio, sodio e magnesio) dalle ossa, dai denti e dalle cellule di tutti i tessuti.
Il risultato di questa alterazione del PH può causare varie patologie, tra esse la più frequente è l'osteoporosi, studi recenti associano l’insorgere dei tumori ad una dieta acidificante e la cospicua presenza di zuccheri nella alimentazione classica altro non fa che alimentare le cellule cancerose.
La maggior parte di frutta e verdura fresche, come anche l’'arancia o la pesca, non sono cibi acidi (nonostante il sapore sia acidulo), perché non c’è un rapporto diretto tra il sapore di un alimento e la reazione chimica che questi ha nell'’organismo.
Ricordo infine che l’'OMS a ottobre 2015 ha inserito le carni rosse lavorate nella lista dei cancerogeni di gruppo 1 (come il fumo di sigaretta) cioè sicuramente cancerogene mentre le carni rosse nella lista dei cancerogeni di gruppo 2A cioè probabilmente cancerogene.
Per il pesce vale quanto detto dalla carne, è un alimento più digeribile rispetto alla carne ma spesso e volentieri è nocivo in quanto ricco di metalli pesanti tra cui mercurio.
 
LATTE/LATTICINI
Il latte vaccino non è adatto ad alimentazione umana, serve ai vitelli e noi non lo siamo!
I bambini dopo i 6 mesi di vita riducono gli enzimi (betalattasi) deputati alla digestione del latte materno.
Il latte vaccino contiene più calcio di quello materno. Quel calcio in eccesso che l'uomo non riesce ad assorbire si deposita sulle pareti venose, le indurisce e riduce la circolazione dando origine a ateriosclerosi, demenza senile, ictus.
Il latte vaccino è acido, mentre quello di mamma è alcalino.
Introdurre nella dieta latte e/o latticini significa introdurre un alimento acido e, come per la carne, il corpo per difesa preleva i minerali alcalinizzanti come il calcio dalle ossa, dai denti etc…. Ciò significa che il calcio del latte non arricchisce il nostro organismo, ma lo indebolisce, sottraendolo all'’organismo stesso e dando origine a dei processi infiammatori.
E'’ stato fatto uno studio sull'’osteoporosi e sulla somministrazione di latte e derivati e è emerso che nei pazienti così trattati aumentava l’'osteoporosi e si aggiungevano problemi di arteriosclerosi cerebrale.
Se proprio non riusciamo a rinunciare ai latticini preferire sempre formaggio fresco non stagionato/fermentato quindi ok a ricotta, stracchino, robiola, crescenza.
Cerchiamo di preferire comunque latticini di capra perché il latte di capra è molto più digeribile rispetto a quello di vacca in quanto le catene degli acidi grassi sono molto più corte.
Il formaggio stagionato fa lavorare troppo i reni per il sale che contiene e i reni sono la nostra batteria, se sono molto stanco di solito la “colpa” è dei reni (un valido aiuto per i reni è dato dai fagioli verdi mung).
Se i nostri bimbi (o noi stessi) soffriamo molto di tossi catarrose, otiti etc proviamo a togliere i latticini! I latticini sono tra i maggiori imputati per la produzione di muco (vedi “la dieta senza muco” di Ehret - http://www.greenme.it/mangiare/11361-dieta-senzamuco)

Last modified on 09 Gennaio 2018