Ricordo quanto fosse bello fare gli gnocchi con la mia mamma e la mia nonna, quel profumo caldo di patate, farina e noce moscata, il tepore della stufa accesa e fuori quell'aria frizzante di un giallo autunno.
Si toccavano con reverente gratitudine le patate gialle che il nostro campo ci aveva donato unendole a quell'uovo dorato delle galline della nonna. Era comunità e ringraziamento.
Riguardo con altri occhi quella cucina e quegli gnocchi e vedo la magia … non si trattava solo di “far da mangiare”, era un rituale molto più profondo, era uno stare insieme nella femminilità di un atto generazionale così antico come il prendersi cura della famiglia.
Da un atto fisico per nutrire il corpo diventava un atto spirituale che nutre anche Anima e Cuore. C’era una preghiera in tutto questo, un contatto tra la Terra e il Cielo, tra la Terra e l’Anima, tra la Terra e la levatura del nostro pensare.
C’è bisogno di ascoltarsi, di amore per noi, di gratitudine per la Terra e la Natura, di gioia atavica nel mettere le mani nei chicchi di grano per creare un pane fragrante di sole.
C'è bisogno di Amore, di non generare violenza o sofferenza con le nostre scelte perchè il dolore e la morte di un altro essere vivente non può che appesantire e intristire il nostro Cuore.
Auguro a tutti buona lettura con la speranza che questo blog possa essere un modo nuovo di guardare al mondo con gratitudine e con amore, a tutti i livelli, perché un cibo sano preparato con amore per noi e per i nostri affetti non può che generare amore e salute.